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Collezione di armi antiche Ferlin

Dai un'occhiata in giro e familiarizza con la Collezione Ferlin di armi antiche, che comprende più di 160 reperti e si estende attraverso l'intero palazzo del castello.

160 reperti

La collezione di armi antiche "Ferlin" è composta da oltre 160 reperti, principalmente fucili da caccia e militari e accessori per il caricamento di armi. Gli oggetti datano dalla fine del XIV alla fine del XIX secolo. Dato che gli oggetti sono stati raccolti e ritrovati per la maggior parte in Istria, cioè nella zona in cui sono stati creati, rappresentano un prezioso indicatore dei frequenti cambiamenti politici e sociali nella penisola istriana. Il gran numero di armi militari austriache rinvenute in questa zona testimonia la presenza a lungo termine del governo austriaco e la sua influenza sulla vita degli abitanti.

Il reperto più antico del XV secolo

La collezione è costituita in prevalenza da oggetti appartenenti soprattutto alla seconda e terza categoria di valore monumentale, ma può vantare anche diversi esemplari della prima categoria, tra cui spicca in particolare la bombarda veneziana del XV secolo. È la mostra più antica e il centro della mostra. È interessante notare che la bombarda è stata ritrovata a Svetvinčenat e gli esperti italiani Marco Morin e Carlo Beltrame l'hanno presentata nel loro libro sui cannoni veneziani come il più antico esempio conosciuto di artiglieria veneziana.

Dispositivi di allarme

La collezione comprende anche oggetti interessanti che vengono classificati come armi da fuoco, ma in realtà erano dispositivi di segnalazione che utilizzavano l'esplosione di polvere da sparo per indicare un pericolo, l'avvicinarsi del nemico, un disastro naturale, come un incendio, un'alluvione o un terremoto, e spesso servivano come segno di gioia nazionale.

25 anni di paziente collezionismo

Il proprietario della collezione è Mario Ferlin, grande collezionista e amante di reperti storici, e gli ci sono voluti ben 25 anni di paziente ricerca per l'intera collezione. La collezione di per sé rappresenta la testimonianza materiale del continuo sviluppo storico, politico ed economico della penisola istriana durante il periodo della dominazione austriaca e italiana nella zona, e pertanto è necessario valorizzarla e tutelarla.